WhatsApp è sempre più diffuso, non solo nei
rapporti tra privati, ma ormai anche in quelli con le aziende. Finora si
trattava prevalentemente di servizi dedicati alla gestione del cliente,
ma recentemente Facebook Inc ha lanciato per WhatsApp la funzione
“catalogo”, che permetterà alle imprese di mettere in vetrina i loro
prodotti: probabilmente il primo passo verso una funzionalità più estesa
di e-commerce.
Facebook sta cercando di trovare il modo migliore
per avere ritorni dall’acquisto delle sue piattaforme ad alto tasso di
crescita, Instagram e Whatsapp. Su Instagram è già stata introdotta una
“shopping feature” che permette agli utenti di cliccare su un bottone
“checkout” di alcuni articoli e pagarli direttamente dall’app. Almeno
per ora, non si potranno invece effettuare acquisti su WhatsApp, ma la
nuova funzione “catalogo” è considerata importante per ottenere valore
dalla piattaforma, che ha 1,5 miliardi di utenti, comprata da Facebook
nel 2014. Il catalogo per imprese su WhatsApp sarà attivato subito in
USA, Messico, Brasile, Uk, Germania, India e Indonesia e portato poi su
scala globale. Le piccole imprese, che rappresentano i principali
utilizzatori di WhatsApp Business (una funzionalità gratuita con circa 5
milioni di utenti, secondo Reuters), possono ora mostrare nel servizio
di messaggistica una “vetrina” con immagini e prezzi dei loro prodotti.
“Apriamo
la funzione e-commerce come nuovo capitolo – ha dichiarato Amrit Pal,
Product Manager di WhatsApp – Le aziende ci dicono ogni giorno che
WhatsApp è la piattaforma su cui incontrano i loro clienti, anziché
indirizzarli verso il sito web.”
Zuckerberg aveva anticipato i
propri progetti durante l’annuale conferenza degli sviluppatori F8, a
maggio 2019. Facebook ha già potenziato la presenza di bot e strumenti
di realtà aumentata per spingere le aziende a usare i suoi servizi di
messaggistica per comunicare con i consumatori. La sua strategia ora
punta a e-commerce e pagamenti, come ha dimostrato anche la
presentazione del progetto sulla criptovaluta Libra, per sostenere la
crescita dell’advertising e aprire nuove fonti di ricavi nel campo dei
pagamenti elettronici.